La bellissima foto di copertina, che riproduce in Fiber Art alcuni bacilli di Coronavirus, ci introduce ad un argomento attualissimo: progettare in tempo di CoViD nell’anno dantesco. E’ una opportunità che i DAMSS non intendono lasciarsi sfuggire , quella di partecipare alle celebrazioni dell’anno dantesco con una delle loro ormai famose installazioni monumentali. Attraverso una tecnologia originale proprietaria, sviluppata in circa venti anni di attività artistica e creativa, Daniela Arnoldi e Marco Sarzi Sartori hanno dedicato all’inferno di Dante una opera suggestiva e ricca di ispirazione, dell’ampiezza di circa cinquanta metri quadri (quattro metri di altezza per uno sviluppo lineare di dodici).
Il progetto dell’installazione, che propone una riflessione sulle condizioni in cui si troverebbe l’essere umano tra mille anni nel caso non avesse risolto tutte le sfide climatiche, sociali e ambientali del millennio, è già stato prenotato, a chiusura dell’anno in cui ricorrono i settecento anni della scomparsa dell’Autore della Divina Commedia, a Vicenza in una location istituzionale.
Ma prima di arrivare a destinazione nel Veneto, l’installazione “infernale” con alcuni originalissimi eventi collaterali farà un vero e proprio tour lombardo, a cura di Carla Tocchetti, a partire dalla primavera avanzata. Alcuni avanzamenti sono già in corso in alcune prestigiose situazioni del varesotto, grazie a istituzioni encomiabili, che sfidano il secondo anno del Covid anticipando la strutturazione dei progetti. Per poter essere al nastro di partenza e agire con la massima velocità ed efficacia, ottimizzando tutto lo spazio che la pandemia concederà.
Del lavoro su Dante, torneremo a parlare presto. Restate connessi!
Carla Tocchetti